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Il 4 dicembre, a Roma, nel Palazzo della Cancelleria, si è tenuta la XXIV seduta pubblica delle Accademie Pontificie per la consegna del premio del Papa ai giovani studiosi che si siano distinti per il loro apporto al progresso della conoscenza teologica in strutturale dialogo con la cultura. Questa edizione è stata organizzata dalla Pontificia Academia Mariana Internationalis, sul tema «Maria, via di pace tra le culture». Erano presenti il cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura e Presidente del Consiglio di Coordinamento tra le sette Accademie Pontificie; e il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato.

Nella breve ma densa introduzione a questo atto accademico, che ha visto la consegna del premio ai dottori Carme López Calderón (Spagna) e Ionu-Cătălin Blidar (Romania), il cardinale Ravasi ha indicato come la ricchezza non solo teologica, ma culturale ed artistica, del tradizionale detto cattolico «De Maria numquam satis» abbia oggi bisogno di esprimersi con coraggio all’interno del dialogo interreligioso e interculturale, data la presenza della Madre di Gesù in esperienze religiose non solo cristiane, in modo particolare l’Islam. Si tratta di un modo inedito e creativo di comprendere un detto spesso utilizzato in forma polemica, rendendolo funzionale non più ad una Chiesa “ripiegata su se stessa” e chiusa nei suoi confini, ma piuttosto ad una Chiesa “in uscita”, la cui vita di fede e cultura «porta il credente a vedere nell’altro un fratello da sostenere e da amare. Dalla fede in Dio, che ha creato l’universo, le creature e tutti gli esseri umani – uguali per la Sua Misericordia –, il credente è chiamato a esprimere questa fratellanza umana, salvaguardando il creato e tutto l’universo e sostenendo ogni persona, specialmente le più bisognose e povere» (Francesco-Ahmad Al-Tayyeb, Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, del 4 febbraio 2019: «Prefazione»).

Il Cardinale Parolin ha preso immediatamente dopo la parola, per leggere il Messaggio di papa Francesco ai partecipanti e ai vincitori del premio. L’atto accademico si è concluso con la lectio magistralis del prof. Salvatore M. Perrella, Presidente dell’Associazione Mariologica Interdisciplinare Italiana e membro del Consiglio Direttivo della Pontificia Academia Mariana Internationalis, sul tema «Maria Mater unitatis. Magistero e teologia».

Di seguito, in allegato, il testo del Messaggio di papa Francesco; e il testo della lectio magistralis del prof. Salvatore Perrella.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Attachments:
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Scrivere teologicamente di Maria è un atto di fede e di coraggio. Di fede, perché Maria ha una posizione e un ruolo fondamentali nella storia della salvezza accanto a Cristo, in contesto trinitario ed ecclesiale, ed è parte integrante della riflessione teologica e dell'esperienza di fede. Non è questione, infatti, di semplice dottrina, ma anche di un rapporto vitale nei confronti della Madre del Signore. Come ha scritto Karl Rahner, «La devozione reale e autentica a Maria, nella preghiera piena di confidenza in lei, ci può permettere di misurare fino a che punto siamo giunti a penetrare effettivamente, al di là di una fede generica in Dio, la realtà concreta intesa dalla fede cristiana». È anche un atto di coraggio parlare biblicamente, teologicamente e antropologicamente di Maria. Persiste sempre il pregiudizio che la Scrittura parli poco di Maria e che un discorso teologico su di lei sia riduttivo e perfino aleatorio. Uno studio sulla Vergine richiede dunque un certo coraggio e contempla un margine di rischio. Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.

 

Sommario

Abbreviazioni.  Introduzione.  1. Accenni indiretti alla madre di Gesù.  2. La tradizione sinottica.  3. I vangeli dell’infanzia (Mt 1–2; Lc 1–2).  4. In preghiera con Maria, la madre di Gesù (At 1,13-14).  5. La letteratura giovannea.  Appendice 1. Allusioni e tipologie mariane nell’Antico Testamento.  Appendice 2. Oltre i testi espliciti.  6. Testimonianze degli apocrifi.  7. A scuola di padri e maestri.  Appendice 3. Omiletica e feste mariane.  8. Tra monasteri e università.  9. La variegata cultura moderna.  10. La svolta conciliare.  11. Il post-concilio.  12. Impronta trinitaria, cristologica ed ecclesiale.  13. La Madre del Signore nella liturgia.  14. La pietà popolare.  15. Teologia mariana in contesto.  16. Via pulchritudinis.  17. Dimensione mariana della spiritualità cristiana.  18. Consacrazione-affidamento-accoglienza…  19. In dialogo ecumenico.  Appendice 4. I «nuovi» dogmi mariani.  20. La «mediazione» materna.  21. La questione femminile.  22. Il fenomeno delle apparizioni.  Indice dei fuori testo.

Note sull'autore

Alberto Valentini, monfortano, dottore in Scienze bibliche, è stato per molti anni docente alla Pontificia Università Gregoriana; attualmente è professore alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum. Socio fondatore dell’Associazione Mariologica Interdisciplinare Italiana, per EDB ha pubblicato Maria secondo le Scritture. Figlia di Sion e Madre del Signore (22009), Vangelo d’infanzia secondo Matteo. Riletture pasquali delle origini di Gesù (2013), Il Magnificat. Genere letterario, struttura, esegesi (Reprint 2016), Vangelo d’infanzia secondo Luca. Riletture pasquali delle origini di Gesù (2017). Ha curato, con Aristide Serra, I Vangeli dell’infanzia, I-II. Atti della XXXI Settimana Biblica Nazionale (1992).

XXIX COLLOQUIO INTERNAZIONALE

DI MARIOLOGIA

«L’insegnamento della mariologia, oggi»

Anamnesi e Prospettive

Roma

Sabato 23 novembre 2019

ore 15.30

Sede: Viale Trenta Aprile, 6 – 00153 Roma - Italia

 

 

Moderatore 

Prof. Gian Matteo ROGGIO, ms

 

Saluti

Prof. Alberto VALENTINI, smm

 

 

Preside della Pontificia Facoltà Teologica Marianum

Denis KULANDAISAMY, osm

 

 

 

Presidente dell’Associazione Mariologica Interdisciplinare Italiana

Prof. Salvatore M. PERRELLA, osm

 

‘Disseppellire’ una lettera: “La Vergine Maria nella formazione intellettuale e spirituale” (25 marzo 1988)

 

 

Prof. Antonio ESCUDERO, sdb

La Veritatis Gaudium 

e i suoi influssi sulla mariologia

 

 

 

Apprendiamo con sgomento e profondo dolore della morte della nostra socia Paola Barigelli Calcari.

Mentre la affidiamo al Signore della vita, la ricorderemo sempre per la sua giovialità e simpatia. Al marito e ai figli la nostra vicinanza.

L’Associazione mariologica interdisciplinare italiana critica il vicepremier Matteo Salvini, in una lettera ad Avvenire, per “l’uso strumentale del nome di Maria, quando è invocato contro qualunque essere umano”.

Il ministro dell’Interno aveva invocato la Madonna di Medjugorje per l’approvazione del decreto sicurezza bis.

«Caro direttore, noi, membri del Consiglio direttivo dell’Ami (Associazione mariologica interdisciplinare italiana), ci uniamo ai docenti della sezione San Luigi della Facoltà teologica dell’Italia meridionale e ai membri dell’Associazione italiana dei docenti di teologia morale (Atism) – che un mese fa hanno espresso pubblicamente al presidente Mattarella la forte preoccupazione per le scelte del Governo, lesive dei diritti dei poveri, e per la pericolosa strumentalizzazione della fede da parte del ministro dell’Interno -, alle diverse religiose degli Ordini delle carmelitane scalze e delle clarisse e ai molti teologi italiani e ai tanti esponenti della Cei, fin nei suoi più alti vertici, che si sono espressi chiaramente in tal senso, per ricordare, in particolare, che – al di là delle differenti opinioni politiche di ciascuno e delle diverse proposte di soluzioni tecniche rispetto all’accoglienza delle persone che fuggono da condizioni di vita estremamente dolorose alla ricerca di un’esistenza più dignitosa – esiste una profonda contraddizione tra due immagini opposte della Madre di Gesù: da un lato la figura della Madonna che approverebbe e benedirebbe le scelte governative contro i migranti e che viene brandita per difendere la presunta identità occidentale e cristiana dell’Italia e dell’Europa contro gli altrettanto presunti assalti degli immigrati islamici, africani e asiatici; dall’altro la persona evangelica della profuga Maria di Nazaret, donna asiatica perseguitata e costretta con la famiglia a scappare e a trovare rifugio nella nazione più ricca dell’Africa del tempo (Vangelo di Matteo, 2,13-16); della donna del Magnificat ‘che non dubitò di proclamare che Dio è vendicatore degli umili e degli oppressi e rovescia dai loro troni i potenti del mondo’ (Paolo VI, Marialis cultus 37); della madre del Crocifisso, che – secondo la bimillenaria tradizione cristiana – continua a reclamare dignità e giustizia per tutti i crocifissi della storia, quale che sia il colore della loro pelle o l’intonazione della loro lingua; di Maryam, la donna più importante tra quelle menzionate nel Corano, madre di Gesù (considerato dai musulmani il più grande profeta, inferiore solo a Maometto), la quale è venerata e riconosciuta dai fedeli dell’islam come ‘santa e piena dello Spirito di Allah’ ed è un perno del dialogo islamo-cristiano. Siamo profondamente offesi – insieme a tutti coloro che sperimentano in maniera autentica la presenza della Vergine nella loro esistenza e ne riconoscono la tenerezza nei confronti dei poveri di tutte le nazioni – per l’uso strumentale del nome di Maria, quando è invocato contro qualunque essere umano».

 

Firmano la lettera padre Antonio Escudero Cabello, padre Giovanni Grosso, Alfonso Langella, Cettina Militello, padre Salvatore Perrella, padre Gian Matteo Roggio, padre Alberto Valentini.

In questi giorni ha criticato la scelta di Salvini anche il padre gesuita Antonio Spadaro, pubblicando su Twitter alcune immagini antiche di Maria che veglia su navi a rischio di naufragio.

avvisi

Centri di mariologia

Centro di cultura mariana Madre della Chiesa

Centro mariano “B. Vergine Addolorata" di Rovigo

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